L’ElectroMotion ESL è uno dei più recenti sistemi di altoparlanti ibridi dell’azienda americana Martin Logan. Ibrido significa che utilizza un pannello elettrostatico assieme ad un driver convenzionale a cono per gestire la gamma bassa. Da cosa deriva tale soluzione? Dal punto di vista progettuale, un singolo driver elettrostatico sarebbe la scelta più coerente. Vi sono tuttavia limitazioni tanto in termini di dimensioni del pannello (che diverrebbe eccessivamente grande) quanto di estensione in gamma bassa, che sconsigliano di seguire questa strada. Qui entra in gioco l’approccio ibrido di Martin Logan di cui dicevamo: il pannello elettrostatico da 86 x 22 cm copre tutta la gamma dai 400Hz in su, lasciando al driver per i bassi da 20,3 cm – alloggiato nella base – la gestione della gamma bassa. Questa configurazione permette al pannello elettrostatico di mantenere un ingombro compatibile con le esigenze di una abitazione, pur coprendo correttamente l’intera gamma di frequenze grazie al contributo del woofer. I pannelli elettrostatici sono rinomati per l’incredibile spazialità della scena acustica che sono in grado di proporre all’ascoltare che si trova letteralmente immerso in un paesaggio sonoro. Inoltre li caratterizza la bassa distorsione, la precisione e la chiarezza. Al contempo però sono carenti quanto a capacità dinamica e punch tipici degli altoparlanti a cono convenzionali. La soluzione ibrida proposta da Martin Logan unisce dunque il meglio delle due filosofie senza dover rinunciare a nulla. Il modello in prova è quello intermedio della serie ElectroMotion che, a sua volta, è la minore tra le due serie ibride proposte proposte dal costruttore statunitense.
Prezzo: € 3.700,00
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