Le LS3/5 sono i bookshelf più rinomati in assoluto. Nate per uso professionale sono poi sbarcate tra le pareti domestiche, divenendo nel tempo un riferimento assoluto. Piccole come scatole di scarpe sono state costruite o meno su licenza BBC da una moltitudine di aziende, e rimangono a tutt’oggi diffusori magici che hanno ancora moltissimo da dire. Il mercato offre tante scelte, tra vintage e nuove produzioni, e non è affatto facile districarsi.
LS3/5: come provarle?
Non è ma semplice effettuare una prova di queto tipo e non c’è neanche una metodologia scientifica in base a cui procedere. Audio-2G ha provato quattro diverse variazioni sul tema: una Rogers d’epoca, un clone cioè la Spendor A1, la debuttante Musical Fidelity LS3/5A e infine la raffinata Chartwell LS3/5.
Quattro LS3/5 apparentemente simili per quattro risultati profondamente diversi. Le prove a confronto sono state condotte utilizzando tre diversi amplificatori: Copland CSA-100, Tektron Volcano e Axxess Fortè 2. La sorgente digitale era costituita dal DAC Aqua La Scala MKII collegato via USB ad un Intel NUC con scheda JCat USB Card XE dotata di alimentazione autocostruita separata per il PC e la scheda USB. Su questa macchina, dotata del Sistema Operativo AudioLinux girava Roon bridge. Come server abbiamo utilizzato un Antipodes Audio K30, posto all’interno di una infrastruttura di rete mista rame/fibra. Abbiamo ascoltato gli stessi brani con tutte le LS3/5.
Tra questi:
- Stefano Bollani, Carioca, Apanei-Te Cavaquinho;
- Bill Charlap Trio, Street of Dreams, What are you doing the rest of your life?;
- Sonny Rollins, Saxophone Colossus, Thomas;
- Dominic Miller, Silent Light, What you didn’t say;
- Sibelius, Hannu Lintu – Finnish Radio Symphony Orchestra, En saga – Op.9;
- Mahler, Simon Rattle – Berliner Philharmoniker, Symphony n°10;
- Brahms, Daniel Harding – Swedish Radio Symphony Orchestra, Ein deutsches Requiem;
- Verdi, Karajan – Berliner Philharmoniker, Otello: Una Vela! Una vela!
- Peter Gabriel, UP Dark Side Mix, Playing For Time;
- David Crosby, Here if you listen, Glory;
- Dave Gahan and The Soulsavers, Angel & Ghosts, Don’t cry.
Non essendoci alcuna pretesa di scientificità, abbiamo seguito una metodologia nostra, per cercare di riportare delle impressioni di ascolto condivise e rappresentative delle nostre sensazioni.
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