In uno dei nostri ultimi video Giulio Salvioni parlava proprio di come non sia uno sconto l’unico ed esclusivo motivo a determinare se acquistare o meno quel componente o addirittura un impianto Hi-Fi. Nell’era di internet di cui noi stessi siamo ferventi sostenitori, si vedono spesso delle offerte ghiotte, oggetti dai costi irrisori, o ancora promozioni allettanti che potrebbero far venire voglia di buttarsi alla cieca su qualcosa di sconosciuto o – peggio ancora – di conosciuto solo per “averne sentito parlare“. Abbiamo così deciso di condividere con voi alcune riflessioni che speriamo possano esservi d’aiuto.
Gli aspetti da valutare in fase di acquisto di un impianto hi-fi
E’ innegabile che per i comuni mortali la prima, fondamentale, discriminante da tenere in considerazione è il budget: inutile sognare le JBL Everest o l’ultimo amplificatore Burmester se poi le finanze non ci permettono di avvicinarlo. Quindi stabiliamo in primis il budget complessivo cercando di ripartirlo in maniera sensata tra i vari componenti del setup. Se vi state chiedendo qual è il componente più importante, beh, di questo parleremo in un’altra puntata perché l’argomento merita un capitolo a sé. Torniamo a noi: una volta stabilito il budget, è innegabile che la maggior parte di chi si trova in questa situazione farà qualcosa che ormai è prassi: “Googlare” cercando con attenzione quello che potrebbe fare al caso suo. A questo punto è giusto fare una scrematura, e vi preghiamo di fare molta attenzione a ciò che accade in questa fase. Partendo dal presupposto che i vostri soldi sono “sudati” ci sono due aspetti a nostro avviso fondamentali che dovete tenere in considerazione: consulenza e assistenza. Spieghiamo meglio cosa intendiamo con l’uno e con l’altro concetto. Con consulenza intendiamo la capacità del nostro rivenditore di consigliarci in base ai nostri gusti, alle nostre esigenze ed al nostro ambiente. Con il passare degli anni questo aspetto è diventato sempre più importante in quanto il bisogno di integrazione, sia in ambito domestico che professionale, è sempre più forte tanto che si parla sempre più spesso di “ristrutturazioni tecnologiche” dove sovente il nostro impianto hi-fi deve essere integrato all’interno di un ecosistema. Tale integrazione presuppone competenze specifiche non alla portata di tutti. Ovviamente queste sono competenze che si pagano, come è giusto pagare un architetto incaricato di progettare la ristrutturazione del vostro immobile, ma sono quei costi che ci fanno venire in mente un antico proverbio: “Chi più spende meno spende“. Intendiamo dire che troppo spesso abbiamo visto degli “abbinamenti fantasiosi”, privi di qualsiasi logica. Se invece vi affiderete ad un professionista serio tutto ciò non succederà ed inoltre avrete modo di avere un punto di riferimento per il futuro. Non dimentichiamoci poi dell’aiuto che un rivenditore può darvi nel setting di un giradischi, di uno streamer di rete o ancora nel setup di un impianto audio/video. Altro aspetto fondamentale è l’assistenza ed oggi più che mai, con l’avvento delle nuove tecnologie, è bene tenere a mente tale aspetto. Vi riportiamo l’esempio recente di un appassionato che era disperato in quanto uno dei tweeter delle sue amate Bowers & Wilkins, con circa venti anni di onorato servizio sulle spalle, si era guastato. Nonostante gli anni trascorsi il nostro appassionato è riuscito comunque a trovare i ricambi ed una assistenza in grado di guidarlo nella scelta del componente giusto. Inoltre, se fino qualche anno orsono mettere le mani su una PCB era decisamente più semplice ed intuitivo, al giorno d’oggi con l’utilizzo estensivo delle schede popolate con componenti SMD, con l’avvento dell’informatica applicata all’audio ecc. è tutto molto semplice solo per i centri di assistenza specializzati, con le giuste apparecchiature e competenze. Al contrario per gli altri “comuni mortali” potrebbe risultare decisamente difficile cambiare un componente su una scheda SMD o riprogrammare il firmware di una elettronica. Infine non dimentichiamoci dell’importanza degli aggiornamenti. Poniamo ad esempio il caso che domani nasca una nuova piattaforma di streaming, le aziende hanno sostanzialmente tre possibilità: ignorare la cosa, studiare un aggiornamento per i modelli attualmente in commercio o lanciare un nuovo modello che supporti la nuova piattaforma.
Scegliere bene dove rivolgersi
Come in tutti i campi bisogna sempre avere un pizzico di fortuna ma anche effettuare un minimo di ricerca. Non tutti i rivenditori, distributori e via dicendo sono perfetti. Realizzare una struttura solida, con ruoli ben delineati ed una conoscenza sempre aggiornata non è cosa da tutti, sia per quanto riguarda le basi di partenza sia per quanto riguarda i costi di realizzazione di una struttura come sopra descritto.
Con queste riflessioni riteniamo di non avervi dato “il verbo” ma se non altro di avervi fornito alcuni spunti di riflessione per acquistare un impianto hi-fi che vi appaghi. La musica e l’alta fedeltà sono dei piaceri e come tali devono essere appaganti.
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