Vintage per modo di dire
Ci siamo trovati, per un caso della vita, con una bella coppia di prodotti della azienda americana , uno Spectral DCM-30SL e un DMA-250, entrambi prodotti datati, che è difficile però categorizzare come “Vintage” essendo di inizio anni 2000. Ci ha molto intrigato non solo l’idea di ascoltarli e vedere come sono passati questi 20 anni e più, ma anche quanto ancora possono essere attuali delle elettroniche così prestigiose, e raccontare per sommi capi la storia di una azienda che insieme a poche altre non solo ha fatto la storia del settore, ma ha contribuito in modo determinante all’evoluzione dell’ascolto per come lo conosciamo adesso.
Il ritmo dell'avanguardia
“L’industria americana dell’audio High End è una specie rara, un’ostinata resistenza all’arte, al perfezionismo e ai giudizi di valore iconoclasti in un mondo di commercio al minimo comune”. Questa è l’apertura che Spectral Audio dedica a se stessa sul proprio sito web, descrivendosi. Nata nel 1977 dal genio di Rick Fryer, psicologo e grande appassionato di musica, Spectral progetta e realizza prodotti audio per un pubblico di intenditori facoltosi, senza alcun dubbio. In Spectral hanno sempre sostenuto che i veri progressi nella riproduzione richiedono la totale padronanza delle discipline chiave dell’alta tecnologia, e così il team progettuale è multidisciplinare, esperti in microonde, strumentazione, comunicazioni, progettazione di apparecchiature audio professionali e domestiche, ingegneria della registrazione e psicologia sperimentale. Dice Fremer “Ogni nuovo prodotto progettato da Spectral è un assalto all’ignoto”, e dove l’azienda è sempre alla spasmodica ricerca di un riferimento il più oggettivo possibile con il quale valutare i prodotti. Non possiamo che dire che questa accoppiata Spectral DCM-30SL + DMA-250 rispecchiano a pieno questa filosofia.
Questo è Spectral
Un produttore Hi-End con idee molto chiare sulla riproduzione del suono: una catena audio deve essere veloce e avere una ampia banda passante. Idee che poi si sono rivelate talmente sensate da essere il pane quotidiano di molti costruttori odierni, che fanno proprio di quei parametri i loro must. La linea di prodotti Spectral parte dal primigenio preamplificatore MS-ONE
e poi DCM-10, DCM-12 e 20, per approdare alle molte versioni del DCM30, dal primo uscito, a questo SL, per poi passare a SS e alle attuali versioni SV e SC con potenziometro del volume “Super Fader” che conservano la veste estetica del 30SL che abbiamo provato, e stessa filosofia circuitale, seppure nelle attuali versioni i famosi moduli di preamplificazione SHHA (Spectral High-speed Hybrid Amplifier) sono giunti alla loro terza versione. Lato finali, la gamma attuale vede il DMA-250 S3 come ingresso, ovvero lo stesso finale della nostra prova ma aggiornato alla 3a versione, poi DMA-280, DMA-300 e il riferimento DMA-400 Mono Reference Standard. Insomma, molta acqua è passata sotto i ponti, ma ciò che abbiamo ascoltato è parente, relativamente lontano, della attuale produzione.
Spectral DCM-30SL e DCM-250 un pre e finale griffati
Che lo SPectral DCM-30SL e DCM-250 appartenessero a una specie rara lo sapevamo, del resto entrambi siamo stati possessori di uno o più pezzi Spectral, seppure meno ambiziosi di quelli in prova. Il preamplificatore (come del resto il finale) è un oggetto costruito in modo unico, guardarne la costruzione, l’attenta e ordinata disposizione dei componenti, è una gioia per gli occhi. E chi di elettronica ci capisce un po’, ha la possibilità di poter seguire lo schema elettrico anche solo guardando la disposizione dei componenti, frutto, millimetricamente, di scelte oculate e dove a colpo d’occhio immediato ci si rende conto che si ha a che fare con chi non solo le elettroniche le sa fare, ma le fa per passione. DCM-30SL con un certo numero di ingressi sbilanciati e uno bilanciato (da preferire assolutamente vista la configurazione bilanciata della circuitazione) e un controllo del volume geniale, essendo attuato con un motorino passo-passo accoppiato a un potenziometro, NOBLE nella nostra versione e Super Fader in quelle attuali. La difficoltà per gli anni ’90 che vedono nascere il 30SL era quella di fare un sistema telecomandabile ma che fosse assolutamente rispettoso dei canoni Hi-End e allo stesso tempo con dei circuiti di controllo che non generassero disturbi in alta frequenza, e così ogni volta che si attua un comando si attiva una sofisticata sequenza che al termine dell’operazione spegne letteralmente la logica centrale: magica follia !
Il finale DMA-250 ricalca senza soluzione di continuità la filosofia del preamplificatore. Non ha protezioni dirette sugli altoparlanti, quindi non ci sono relays, ma 4 diversi livelli di protezione, uno sul segnale di ingresso, uno con un relays che interrompe l’alimentazione, un terzo termico, e infine i classici fusibili. La parte di alimentazione è frammentata in modo oseremmo dire maniacale a partire dai ponti raddrizzatori, mentre le capacità di filtro sono sistemate a ridosso dei transistor finali, e i trasformatori di alimentazione sono montati sotto i circuiti su delle piattaforme smorzanti. Insomma anche in questo caso nulla è lasciato al caso e solo i binding-post di uscita denunciano l’età del prodotto.
Ascolto e conclusioni
L’accoppiata oggi ha un valore sul mercato che si aggira attorno ai 10.000€, non certo poco per prodotti con “quasi” 30 anni di vita, ma certo se hanno una quotazione così importante un motivo ci sarà…. E infatti c’è. Il suono Spectral è tipico, estremamente radiografante, preciso, chirurgico, quasi da far perdere il senso del tutto per focalizzarsi sul singolo strumento, e questo quasi in modo ossessivo, e tanto da far sembrare alcune incisioni faticose da ascoltare, le peggiori, mentre le migliori diventano meravigliose. Tanto che si usa abbinare una o l’altra elettronica Spectral con un prodotto di altra tecnologia e/o filosofia, per esempio un finale Spectral con un pre a valvole o viceversa. Ma senza dubbio quello che abbiamo ascoltato è attualissimo e molto, molto bello ! Per certo le nuove elettroniche del costruttore americano andranno meglio, ma dubitiamo che per 10.000€ ci si possa portare a casa suono, versatilità, longevità e tenuta del mercato migliori di queste !
Caratteristiche dello Spectral DCM-30SL e DMA-250
Inifne eccovi le caratteristiche tecniche principali dello Spectral DCM-30SL e del DMA-250
DMA-250:
- Potenza su 8/4/2 Ω: 250/350/570 W
- Corrente di uscita: 60A di picco per canale
- Risposta in frequenza DC-150kHz: +/- 0,1dB
- Distorsione: < 0,0015%
- Slew rate: 600 volt/microsecondo
- Rapporto segnale/rumore: 97 db
- Diafonia: 98 dB
- Impedenza di ingresso: 100kohm
- Sensibilità: 1,5 V per la potenza di uscita nominale
- Alimentazione 230VCA, 1600W max
DCM-30SL
- Impedenza di ingresso: 15kΩ
- Attenuazione: 0-12dB
- Impedenza di uscita: 100Ω
- Risposta in frequenza: DC-2,5 MHz +0,10/-3dB
- Slew rate: 1000 µS
- Distorsione: < 0,01%
- Livello di uscita: 1,6V RMS
- Corrente di uscita: 1A
- Alimentazione: 230 VCA
Per maggiori informazioni sulle elettroniche Spectral potete consultare questo link
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